La nostra vita è sempre più frenetica tra lavoro, studio, casa, famiglia e vita sociale. Non riusciamo mai a trovare un momento per noi stessi, un luogo di pace e tranquillità dove vivere con calma e senza fretta.
Nasce in risposta a tutto questo la nuova frontiera del vivere bene: lo slow life. Ma cosa significa vivere una vita lenta? Abbiamo iniziato a sentir parlare di “slowness” come un movimento associato al cibo in risposta all’apertura di un numero sempre più consistente di McDonald’s in tutto il mondo. Di fronte al fast food la risposta è stata lo slow food, un modo di mangiare e di godersi il cibo senza fretta, a cottura lenta, rispettando il prodotto e l’esperienza complessiva.
Da qui si è cominciato a parlare anche di città slow, di slow media, per la gestione più rilassata della produzione di contenuti sui media. Siamo continuamente bombardati da informazioni, dati, immagini, video, da non riuscire più a distinguere la qualità dalla quantità.
Lo slow life intende proprio rispondere a questo. In un mondo frenetico che ci vuole sempre più produttivi e a guardare solo all’obiettivo finale, vivere una vita lenta significa concentrarsi sui piccoli dettagli e rimanere consapevoli del mondo che ci circonda. Non si tratta di perdere tempo a oziare ma significa rimanere concentrati, senza mai trascurare i dettagli e le fasi di ogni azione. Ma come fare tutto questo e soprattutto, se non sei ancora convinto, perché vivere una vita lenta?
I vantaggi della slow life
Secondo l’indagine dell’Associazione nazionale farmaci di automedicazione l’85% della popolazione italiana ha sofferto negli ultimi 6 mesi almeno di un disturbo legato all’ansia e allo stress. Mal di testa, mal di stomaco, disturbi legati al sonno e alla digestione sono i sintomi più comuni. Per la quasi totalità dei casi il riposo sembra essere la soluzione adottata per risolvere il problema.
Tuttavia i consigli del Ministero della salute per gestire questo forte stress, soprattutto dopo il periodo di pandemia che abbiamo vissuto, riguardano anche una serie di accorgimenti che rientrano perfettamente nello stile di vita della slow life.
Si consiglia infatti un esercizio fisico costante, una dieta sana e bilanciata, il ricorrere a pratiche di meditazione e yoga, mantenere buone relazioni sociali e una buona routine del sonno. Vivere una vita lenta significa proprio questo: porre l’attenzione al momento, meditare, concentrarsi sulla respirazione, godersi il presente, la tradizione, la genuinità del buon vivere. Ma come fare tutto questo? Vediamolo insieme!
Alcuni consigli per vivere una vita lenta e consapevole
Riuscire a organizzare dei momenti in cui vivere una vita rilassata non deve essere fonte di ulteriore stress. Per questo esistono numerosi siti di riferimento, come per esempio questo, che sono in grado di costruire su misura per te un’intera vacanza o delle singole attività riunendo nello stesso posto tante proposte corredate da ogni informazione necessaria. In questo modo non dovrai fare alcuno sforzo ma scegliere tra le opzioni disponibili l’idea che più ti convince.
Il consiglio è quello di puntare ad esperienze che possano insegnarti qualcosa anche una volta tornati a casa. Puoi partecipare ad un workshop e imparare un’arte o un mestiere come l’apicoltore, apprendendo dalle api come vivere concentrati verso lo scopo e lavorare in gruppo, oppure creare un terrario, tornando a contatto con la terra e la natura.
Al di là delle attività pratiche la meditazione e lo yoga, come abbiamo visto, sono importantissime. Si può praticare yoga singolarmente o di gruppo, in location esclusive come in riva al lago o, per i più spericolati, su un SUP in mezzo all’acqua. Si può fare yoga acrobatico o meditativo, o ancora praticare una danza guidata per ricongiungersi con il proprio corpo e con l’ambiente. Abbinare poi la meditazione a un massaggio shiatsu può dare benefici raddoppiati, al corpo e alla mente.
Anche l’attività fisica è importante, soprattutto se svolta a contatto con la natura. Fare trekking e passeggiate lungo sentieri, semplici e complessi, godersi il panorama alla fine di una lunga salita, contando i passi e fermandosi a guardare le bellezze della natura.
Infine, l’aspetto più triviale e più sociale del vivere una vita lenta: il cibo. Fare degustazioni di vini e di cibi tipici, riscoprendo tradizioni locali da soli o in compagnia. O, ancora, seguire lezioni di cucina tradizionale per imparare a fare tu stesso dei piatti semplici e gustosi da riproporre a casa nella vita quotidiana tutte le volte che vorrai tornare in vacanza con il pensiero.
Tutto questo è vivere una vita lenta, non fermarsi e oziare ma fare continuando a pensare al momento, al vivere in profondità concentrandosi sul presente.